mercoledì 27 giugno 2012

In time with you

La cosa che ti fa splendere, non è un diamante, ma i tuoi occhi dopo che hai pianto.

venerdì 22 giugno 2012

If love is a posion cup, then drink it up.

Mi trovo in un periodo particolare della mia vita. Non so davvero quale sia la decisione migliore per il mio futuro.. Invidio davvero coloro che hanno le idee chiare!
Nella speranza di giungere presto ad una conclusione, vado a nanna sulle note della mia canzone preferita.. Poison Cup di M. Ward..

One
One
One
One or two won't do
'Cause I want it all
And a sip
A sip
A sip or a spoonful won't do
No, I want it all
And I hope
I hope
Hope you know what I'm thinking of
I want all of your love
I need all of your love
She said

"If love
If love
Is a posion cup
Then drink it up
'Cause a sip
A sip
Or a spoonful won't do
Won't do nothing for you
Except mess you up,"
And I hope
I hope
Hope you know what this means
I'm gonna give you everything
I'm gonna give you everything

giovedì 21 giugno 2012

Queen In Hyun's Man


Con questi drama coreani sto letteralmente rincretinendo! ahahah
Li adoro davvero! Ultimamente ho troppa carne sul fuoco, ma non potevo non citarne uno in particolare.. Appunto "Queen In Hyun's Man". Purtroppo sto seguendo le puntate in italiano, quindi sono ferma alla quinta (T_T) ma posso già dire che mi ha preso tantissimissimissimo! 
Guardatelo ragazzi~♥

lunedì 18 giugno 2012

Aforisma del giorno:

L'amicizia fra due persone di sesso diverso o non è nulla o è amore.


martedì 12 giugno 2012

Platone, Simposio: “Il mito dell’androgino”


XIV. – Eh sì, Eurissimaco, cominciò Aristofane, ho in mente di parlare in tutt’altro modo di te e Pausania. A me pare che gli uomini non abbiano affatto sentito la potenza di Amore perché diversamente gli avrebbero elevato templi ed altari grandissimi e gli farebbero grandissimi sacrifici, non come ora che non si fa niente di ciò, mentre lui ne avrebbe più diritto di tutti. Poiché egli è il dio più amico degli uomini, è loro protettore, risanatore di quei mali la cui guarigione farebbe la suprema felicità dell’uomo. Pertanto mi proverò a rivelarvi la sua potenza: voi ad altri ne sarete maestri. Bisogna innanzi tutto che sappiate qual è la natura dell’uomo e quali prove ha sofferto; perché l’antichissima nostra natura non era come l’attuale, ma diversa. In primo luogo l’umanità comprendeva tre sessi, non due come ora, maschio e femmina, ma se ne aggiungeva un terzo partecipe di entrambi e di cui ora è rimasto il nome, mentre la cosa si è perduta. Era allora l’androgino, un sesso a sé, la cui forma e nome partecipavano del maschio e della femmina, ora non è rimasto che il nome che suona vergogna. In secondo luogo, la forma degli umani era un tutto pieno: la schiena e i fianchi a cerchio, quattro bracci e quattro gambe, due volti del tutto uguali sul collo cilindrico, e una sola testa sui due volti, rivolti in senso opposto; e così quattro orecchie, due sessi, e tutto il resto analogamente, come è facile immaginare da quanto s’è detto. Camminavano anche ritti come ora, nell’una e nell’altra direzione; ma quando si mettevano a correre rapidamente, come i saltimbanchi fanno capriole levando in alto le gambe, così quelli veloci ruzzolavano poggiando su quei loro otto arti. […] Possedevano forza e vigore terribili, e straordinaria superbia; e attentavano agli dèi. Quel che Omero racconta di Efialte e di Oto che tentarono cioè la scalata del cielo per attaccare gli dèi, è detto di loro.
XV. Pertanto Giove e gli altri dèi andavano arrovellandosi che dovessero fare ed erano in grave dubbio perché non se la sentivano di ucciderli e farli sparire fulminandoli come i giganti, – sparivano così onori e sacrifici da parte degli uomini – né potevano lasciarli insolentire. Ma finalmente Giove, pensa e ripensa: “Se non erro, dice, ce l’ho l’espediente perché gli uomini, pur continuando a esistere ma divenuti più deboli, smettano questa tracotanza. Ora li taglierò in due e così saranno più deboli, e nello stesso tempo più utili a noi per via che saranno aumentati di numero. E cammineranno ritti su due gambe; ma se ancora gli salterà di fare gli arroganti, e non vorranno vivere quieti, li taglierò in due una seconda volta: così cammineranno su una gamba zoppa a balzelloni”. Ciò detto prese a spaccare gli uomini in due, come quelli che tagliano le sorbe per conservarle o quelli che dividono le uova con un crine. E intanto, via via che tagliava, ordinava ad Apollo di torcere il viso e la metà del collo dalla parte del taglio – così che l’uomo avendo sott’occhio quella spaccatura divenisse più tranquillo – e di rimediare tutte le altre ferite. […]
XVI. Ognuno di noi è dunque la metà di un umano resecato a mezzo com’è al modo delle sogliole: due pezzi da uno solo; e però sempre è in cerca della propria metà. E quanti risultano tagliati da quell’essere misto che allora si chiamava androgino, sono grandi amatori di donna, ed è da questo ceppo che provengono per lo più gli adulteri; e parallelamente le donne che da qui provengono vanno folli per gli uomini e sono adultere; invece quante donne risultano parte di femmina, per nulla pensano agli uomini, ma più volentieri sono inclinate alle donne, e da questo sesso vengono le tribadi; e quanti infine sono parte di maschio danno la caccia al maschio e finché sono fanciulli, cioè fettine di uomini, amano gli uomini e godono a giacersi e ad abbracciarsi con gli uomini. E questi sono i migliori fra i fanciulli e i giovani perché sono i più virili di natura. Certo alcuni li dicono impudenti, ma è falso; perché essi non si comportano così per impudenza, ma per l’indole forte, generosa e virile, in quanto amano ciò che è loro simile […].
E se ad essi, mentre insieme giacciono, apparisse Efesto con i suoi strumenti e chiedesse: “Cos’è che volete o uomini, voi, l’uno dall’altro?”. E rimanendo quelli dubbiosi, di nuovo chiedesse: “Forse che desiderate soprattutto essere sempre quanto più possibile una cosa sola l’uno con l’altro, affinché notte e giorno mai dobbiate lasciarvi? Se questo desiderate voglio fondervi e plasmarvi in un essere solo, affinché, di due divenuti uno, possiate vivere entrambi così uniti come un essere solo, e quando vi colga la morte, anche laggiù nell’Ade siate uno, invece di due, in un’unica morte. Orsù vedete se è questo che volete e se vi farebbe lieti ottenerlo…”. A queste parole, sappiamo bene che nessuno contraddirebbe, né mostrerebbe di desiderare altra cosa, ma semplicemente avrebbe l’impressione di aver udito proprio quello che da sempre desiderava, di congiungersi cioè e di fondersi con l’amato per formare, di due, un essere solo. E la spiegazione di questo sta qui, che tale era l’antica nostra natura, e noi eravamo.

sabato 9 giugno 2012

Secret Garden - That woman di Baek Ji Young

Secret Garden.. Ne ho sentito parlare così bene che sebbene non ami i drama fantasy, ho deciso di darci un'occhiata.. Sono felice di averlo fatto, perché ha tutte le caratteristiche per diventare uno dei miei drama preferiti. Guardatelo ragazzi!
Il sito delle BakaGirl ha terminato il progetto -> http://bakagirlsfansub.site40.net/index.php?p=1_25


mercoledì 6 giugno 2012

Rooftop Prince OST - Ali - Hurt [SUB ITA]


Dalai Lama:

Abbiamo case piu grandi ma famiglie più piccole... 
Più opportunità ma meno tempo... 
Più istruzione ma meno buon senso... 
Più conoscenza ma meno senso critico... 
Più esperti ma piu problemi…
Più medicine ma meno benessere…
Siamo andati e tornati dalla luna, ma facciamo fatica ad attraversare la strada per stringere la mano ad un uomo vicino…
Abbiamo prodotto piu pc per registrare piu informazione, per replicare piu documenti come non mai, ma siamo meno capaci di comunicare…
Siamo imbattibili sulla quantità ma scarsi sulla qualità…
Questi sono tempi da fast-food, ma dalla digestione lenta…
Sono i tempi dei grandi uomini ma di carattere mediocre...
Sono tempi in cui si realizzano profitti astronomici ma povere relazioni…
Questa è un epoca in cui tutto viene messo in vista sulla finestra, per occultare il vuoto della stanza.