sabato 29 ottobre 2011

Il Piccolo Principe VII cap.


Al quinto giorno, sempre grazie alla pecora, mi fu svelato questo segreto della vita del piccolo principe.
Mi domando' bruscamente, senza preamboli, come il frutto di un problema meditato a lungo in silenzio:
"Una pecora se mangia gli arbusti, mangia anche i fiori?"
"Una pecora mangia tutto quello che trova".
"Anche i fiori che hanno le spine?"
"Si. Anche i fiori che hanno le spine".
"Ma allora le spine a che cosa servono?"
Non lo sapevo. Ero in quel momento occupatissimo a cercare di svitare un bullone troppo stretto del mio motore. Ero preoccupato perche' la mia panne cominciava ad apparirmi molto grave e l'acqua da bere che si consumava mi faceva temere il peggio.
"Le spine a che cosa servono?"
Il piccolo principe non rinunciava mai a una domanda che aveva fatta.
Ero irritato per il mio bullone e risposi a casaccio:
"Le spine non servono a niente, e' pura cattiveria da parte dei fiori".
"Oh!"
Ma dopo un silenzio mi getto' in viso con una specie di rancore:
"Non ti credo! I fiori sono deboli. Sono ingenui.
Si rassicurano come possono. Si credono terribili con le loro spine..."
Non risposi. In quel momento mi dicevo:
"Se questo bullone resiste ancora, lo faro' saltare con un colpo di martello".
Il piccolo principe disturbo' di nuovo le mie riflessioni.
"E tu credi, tu, che i fiori..."
"Ma no! Ma no! Non credo niente! Ho risposto una cosa qualsiasi. Mi occupo di cose serie, io!"
Mi guardo' stupefatto.
"Di cose serie!"
Mi vedeva col martello in mano, le dita nere di sugna, chinato su un oggetto che gli sembrava molto brutto.
"Parli come i grandi!"
Ne ebbi un po' di vergogna. Ma, senza pieta', aggiunse:
"Tu confondi tutto... tu mescoli tutto!"
Era veramente irritato. Scuoteva al vento i suoi capelli dorati.
"Io non conosco un pianeta su cui c'e' un signor Chermisi.
Non ha mai respirato un fiore. Non ha mai guardato una stella.
Non ha mai voluto bene a nessuno. Non fa altro che addizioni.
E tutto il giorno ripete come te: <Io sono un uomo serio! Io sono un uomo serio!> e si gonfia di orgoglio.
Ma non e' un uomo, e' un fungo!"
"Che cosa?"
"Un fungo!"
Il piccolo principe adesso era bianco di collera.
"Da migliaia di anni i fiori fabbricano le spine .
Da migliaia di anni le pecore mangiano tuttavia i fiori.
E non e' una cosa seria cercare di capire perche' i fiori si danno tanto da fare per fabbricarsi delle spine che non servono a niente?
Non e' importante la guerra fra le pecore e i fiori?
Non e' piu' serio e piu' importante delle addizioni di un grosso signore rosso?
E se io conosco un fiore unico al mondo, che non esiste da nessuna parte, altro che nel mio pianeta, e che una piccola pecora puo' distruggere di colpo, cosi' un mattino, senza rendersi conto di quello che fa, non e' importante questo!"
Arrossi', poi riprese:
"Se qualcuno ama un fiore, di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle, questo basta a farlo felice quando lo guarda.
E lui si dice: <Il mio fiore  e' la' in qualche luogo> 
Ma se la pecora mangia il fiore,  e' come se per lui tutto a un tratto, tutte le stelle si spegnessero!
E non e' importante questo!"
Non pote' proseguire. Scoppio' bruscamente in singhiozzi.
Era caduta la notte.
Avevo abbandonato i miei utensili.
Me ne infischiavo del mio martello, del mio bullone, della sete e della morte.
Su di una stella, un pianeta, il mio, la Terra, c'era un piccolo principe da consolare!
Lo presi in braccio. Lo cullai. Gli dicevo:
"Il fiore che tu ami non e' in pericolo ... Disegnero' una museruola per la tua pecora... e una corazza per il tuo fiore... Io... "
Non sapevo bene che cosa dirgli. Mi sentivo molto maldestro.
Non sapevo bene come toccarlo, come raggiungerlo...
Il paese delle lacrime e' cosi' misterioso.



venerdì 28 ottobre 2011

Proverbio del giorno:

花より団子.


Hana yori dango.


Meglio un dango che un fiore.



mercoledì 26 ottobre 2011

Proverbio del giorno:

女心と秋の空

Onna kokoro to aki no sora.

Il cuore delle donne come il cielo d'autunno.


martedì 25 ottobre 2011

Blaise Pascal

Il piacere di amare senza osar dirlo ha le sue pene, ma anche le sue dolcezze.



domenica 23 ottobre 2011

Marco Simoncelli

”Non hai paura di ammazzarti se fai un incidente?”

”No. Si vive di più andando 5 minuti al massimo su una

moto come questa, di quanto non faccia certa gente in
una vita intera".


Ciao Sic.



mercoledì 19 ottobre 2011

Because I'm Stupid (Acoustic Ver.) Kim Hyun Joong SS501


...Sono un idiota, sei l'unica nel mio cuore. Tu, che hai occhi per qualcun'altro, probabilmente non sai quello che sento. La tua giornata probabilmente, non include me. Neanche i tuoi ricordi. Sono solo io, che veglio su di te, che sta piangendo in silenzio. Guardare l'ombra della tua schiena è felicità per me. Anche se, alla fine, non capirai il mio cuore. Quando voglio vederti, a volte quando davvero non ce la faccio, la frase "ti amo" è sempre sulle mie labbra. Sono l'unico, crying for you. Sono l'unico, missing for you. Baby, I love you, I'm waiting for you...

venerdì 14 ottobre 2011

Jung Yong Hwa - Because I Miss You





Neul ttokgateun haneure
Neul gateun haru
Geudega omneun-gotmalgoneun
Dallajin-ge omneunde

Nan utgoman sipeunde
Da ijeundeusi
Amuir-anin deut geuroke
Useumyo salgopeunde

Geuriwo geuriwoso
Geudega geuriwoso
Meil nan honjasoman
Geudereul bureugo bullobwayo

Bogopa bogopaso
Geudega bogopaso
Ije nan seupgwanchorom
Geudea ireumman bureuneyo
Oneuldo
[ Lyrics from: http://www.lyricsmode.com/lyrics/j/jung_yong_hwa/because_i_miss_you.html ]
Nan bonenjur-aratjyo
Da namgim-obsi
Anijyo anijyo nan ajik
Geudereul motbonetjyo

Geuriwo geuriwoso
Geudega geuriwoso
Neil nan honjasoman
Geudereul bureugo bullobwayo

Bogopa bogopaso
Geudega bogopaso
Ije nan seupgwanchorom
Geudea ireumman bureuneyo
Oneuldo

Haruharuga jugeul gotman gateunde
Ottoke heyaheyo

Saranghe sarangheyo
Geudereul sarangheyo
Maljocha mot-hagoso
Geudereul geuroke bonenneyo

Mianhe mianheyo
Ne mari deullinayo
Dwineujeun ne gobegeul
Geuden deureul su isseulkkayo
Sarangheyo.


mercoledì 12 ottobre 2011

Le proprietà della rosa canina:

..Con l'arrivo del freddo anche il mio affezionato raffreddore è tornato.. Informandomi qua e là, ho deciso di comprare le bacche di rosa canina. A quanto pare possiedono 2250 mg per etto di acido ascorbico, ovvero vitamina C (molto più dell'arancia che ne possiede solo 50 mg). Quindi W la tisana alla rosa canina!!! ^_^


Secondo la mitologia, la rosa canina è nata grazie al dio Bacco, il quale invaghitosi di una ninfa, cercò in tutti i modi di conquistarla. La giovane però fuggì dal dio ed inciampò in un cespuglio. Cespuglio che Bacco decise di rinvigorire con delle rose dello stesso colore delle guance della ninfa.


martedì 11 ottobre 2011

Oliver Wendell Holmes

La cosa importante non è tanto dove stiamo, quanto in che direzione stiamo andando.



sabato 8 ottobre 2011

Neve di Fermine Maxence





Mi chiedo come l'autore di questo breve libro sia riuscito a sintetizzare i significati di bellezza, armonia e amore in pochissime righe. Trovo questo libro incantevole. 



«Yuko, tu sarai completo come poeta solo quando nella tua scrittura fonderai
nozioni di pittura, di calligrafia, di musica e di danza. E, soprattutto, quando
padroneggerai l’arte del funambolo.»
Yuko sorrise. Il maestro non aveva dimenticato.
«Perché mai dovrebbe giovarmi l’arte del funambolo?»
Soseki poggiò una mano sulla spalla del giovane, come aveva fatto un mese prima.
«Perché? In verità, il poeta, il vero poeta, possiede l’arte del funambolo.
Scrivere è avanzare parola dopo parola su un filo di bellezza, il filo di una
poesia, di un’opera, di una storia adagiata su carta di seta. Scrivere è
avanzare passo dopo passo, pagina dopo pagina, sul cammino del libro. Il
difficile non è elevarsi dal suolo e mantenersi in equilibrio sul filo del
linguaggio, aiutato dal bilanciere della penna. Non è neppure andar dritto su
una linea continua e talvolta interrotta da vertigini effimere quanto la cascata
di una virgola o l’ostacolo di un punto. No, il difficile, per il poeta, è
rimanere costantemente su quel filo che è la scrittura, vivere ogni ora della
vita all’altezza del proprio sogno, non scendere mai, neppure per qualche
istante, dalla corda dell’immaginazione. In verità, il difficile è diventare
funambolo della parola.»




martedì 4 ottobre 2011

Mahatma Gandhi

Più si è vuoti e più si ama emergere, come recipienti pieni di niente, che galleggiano sulla superficie dell'acqua.