sabato 8 ottobre 2011

Neve di Fermine Maxence





Mi chiedo come l'autore di questo breve libro sia riuscito a sintetizzare i significati di bellezza, armonia e amore in pochissime righe. Trovo questo libro incantevole. 



«Yuko, tu sarai completo come poeta solo quando nella tua scrittura fonderai
nozioni di pittura, di calligrafia, di musica e di danza. E, soprattutto, quando
padroneggerai l’arte del funambolo.»
Yuko sorrise. Il maestro non aveva dimenticato.
«Perché mai dovrebbe giovarmi l’arte del funambolo?»
Soseki poggiò una mano sulla spalla del giovane, come aveva fatto un mese prima.
«Perché? In verità, il poeta, il vero poeta, possiede l’arte del funambolo.
Scrivere è avanzare parola dopo parola su un filo di bellezza, il filo di una
poesia, di un’opera, di una storia adagiata su carta di seta. Scrivere è
avanzare passo dopo passo, pagina dopo pagina, sul cammino del libro. Il
difficile non è elevarsi dal suolo e mantenersi in equilibrio sul filo del
linguaggio, aiutato dal bilanciere della penna. Non è neppure andar dritto su
una linea continua e talvolta interrotta da vertigini effimere quanto la cascata
di una virgola o l’ostacolo di un punto. No, il difficile, per il poeta, è
rimanere costantemente su quel filo che è la scrittura, vivere ogni ora della
vita all’altezza del proprio sogno, non scendere mai, neppure per qualche
istante, dalla corda dell’immaginazione. In verità, il difficile è diventare
funambolo della parola.»




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